Nel 2003 Seijiro Tomita mostrò dei prototipi di schermi 3D a sette diversi rappresentanti della Nintendo. In seguito quattro di questi avrebbero partecipato alla realizzazione del 3DS. Nel 2011 Seijiro Tomita avrebbe quindi fatto causa a Nintendo sostenendo che le idee che stanno alla base dello schermo del 3DS sarebbero state rubate da ciò che lui aveva mostrato nel 2003 a Nintendo. Recentemente una giuria federale di New York avrebbe dato ragione a Seijiro Tomita, Nintendo sarebbe tenuta a pagare una piccola quota per ogni 3DS venduto,cifra che quindi si aggira sui 30,2 milioni di Dollari.
Nintendo a quanto sembra si ritiene innocente e farà ricorso, sostenendo che le tecnologie sono simili, ma che oltre a parlare con Tomita per esaminare le sue idee avrebbero ascoltato e valutato molte altre idee simili.
A sua difesa Nintendo afferma anche che il verdetto non altererà in nessun modo le vendite del 3DS. Nintendo ha una lunga storia nello sviluppo di dispositivi innovati sempre nel pieno rispetto delle proprietà intellettuali degli altri.