Ogni partita è sempre diversa e le risorse limitate, a meno che non si sia fortunati, per cercare l’uscita e le risorse ci si deve muovere, ma anche i movimenti sono molto limitati, poi ci sono i nemici, che nella modalità normale sono robottoni fortissimi che quasi ti uccidono con un solo colpo, ma che resistono benissimo ai tuoi.
Si inizia con la creazione del team, 4 Marines generati casualmente che possono essere ritirati finché non abbiamo un gruppo che ci soddisfa oppure possiamo andare direttamente al gioco. Ci troveremo con i 4 Marines in un luogo casuale della nave e dovremo cercare l’elevatore per il prossimo livello, le stanze possono essere disseminate di oggetti alle pareti o a terra o vuote con porte botole e esplosivi sparsi, le pareti possono essere distrutte ma costa molto in punti AP quelli che permettono di muoverci sparare e fare qualsiasi altra cosa. Allo stesso modo anche i nemici possono distruggere i muri e spuntare ovunque.
Per essere più veloci si tende a dividere il gruppo e esplorare più zone cercando le utili risorse, ma in teoria è un errore, non sapendo dove sono i nemici ce li possiamo ritrovare davanti e aver finito i punti AP, lasciando quindi il Marines al suo inevitabile destino quando arriverà il turno dei nemici. Il modo ideale di procedere dovrebbe essere quello di tenere unito il gruppo ed essere cauti, magari anche senza utilizzare tutti gli AP, ma posizionando con cura i propri Marines in luoghi giusti, attivare il puntatore laser da subito per maggiore precisione, e tenere sempre tutti in guardia cosi da sparare in automatico ai nemici che compaiono nel loro raggio d’azione. Sembra ovvio, sembra facile, ma poi in pratica non sempre si riesce a farlo.
Altri elementi interessanti del gioco sono eventi casuali che penalizzano o favoriscono i personaggi, o anche i nemici, molto divertente quando una pioggia di radiazioni cura tutti i tuoi Marines, ma li rende sterili, meno divertente e quando altri eventi aumentano attacco o difesa dei robot nemici.
Le risorse che possiamo trovare sono sotto forma di armadietti, scatole e bauli o di oggetti appesi alle pareti, ci sono poi dei computer che possono dare bonus e vantaggi. Tra gli oggetti che possiamo trovare ci sono armi, granate, proiettili o oggetti per ricaricare PF e AP, o anche armi ad uso singolo e altro ancora.
I nemici sono semplici robot inizialmente, ma nei livelli successivi troviamo robot con scudi che se attaccati frontalmente non subiscono danni, altri tipi di robot più piccoli e più potenti, porte minate e bombe disseminate ovunque, cose che mancano nei primi livelli, rendendo ancora più lenta l’esplorazione e sempre più difficile il gioco.
Una nota di demerito sono i comandi che a volte hanno un po’ di delay (sopratutto nel passaggio da un personaggio all’altro) e che creano involontari movimenti, l’impossibilità di girare il Marines senza muoversi fa sprecare AP oppure rende impossibile attaccare un nemico che si posiziona lateralmente rettifico, è possibile ruotare il Marines anche se non era poi cosi immediato, si può fare con il tasto destro del mouse o premendo shift e una direzione. È invece ottimo il fatto che il gioco esista anche per Linux e Apple, ma devo dire che su Linux presenta alcuni difetti e non gira del tutto bene.
Vale la pena provare il Steam Marines, sebbene difficile sono convinto che giocandoci un po’ e prestando attenzione alle strategie e ai movimenti dei propri Marines il gioco può diventare molto più umano e giocabile, basta solo un po’ di pratica.
Potete vedere altre immagini del gioco nella mia libreria Steam.