Funzionamento dello Schermo del 3DS

Nintendo Switch Nintendo 3DS N2S

3d 3d glasses

Molti si stanno ancora chiedendo come sia possibile che un aggeggio portatile permetta di vedere in 3D e per di piu senza bisogno di occhialini o altri dispositivi per rendere l’effetto 3D. Non si tratta di magia, ma di un ingegnoso “inganno”. Qualcuno probabilmente gia saprà come funziona, altri si saranno gia informati, ma molti non avranno ancora chiara la cosa, quindi vi daro una breve e semplice spiegazione sul funzionamento generale dei vari sistemi 3D, vi renderete presto conto che la cosa alla fine è molto piu semplice di cio che sembra, e di quanto il concetto di base che rende possibbile fantastici effetti 3D, sia alla fine molto semplice.

Partiamo innanzi tutto da una breve descrizione di come funzionava il 3D nei vecchi dispositivi, quelli che usavano occhiali rossi e blu, o rossi e verdi.
Il filmato li veniva registrato da due telecamere disposte in angolazioni diverse e poi applicato un filtro rosso (sinistra) ad una e uno blu (destra) ad un altra. Gli occhiali hanno i colori invertiti quindi l’occhio sinistro non vede la parte destinata all’occhio destro, perchè il filtro blu gli permette di vedere solo le immagini in rosso, e cosi acade anche per l’altro occhio. Essendo poi registrate da angolazioni diverse il cervello interpreta tutto ocme un oggetto tridimensionale vedendone la profondita. Anche se il risultato è molto statico, non si puo cambiare angolazione o prospettiva l’oggetto è li e cosi lo vediamo, non come nei moderni sistemi per cui anche la posizione nel cinema puo cambiare lievemente la prospettiva da cui vediamo il film.

Quest’immagine spiega piu dettagliatamente come si vede con le lenti blu e rosse.

lenti rosse blu

Il funzionamento del dispositivo del 3DS cosi come quello di alcuni moderni televisori è molto simile, ed è molto simile a quello che usano anche i cinema con i moderni occhiali 3D.

Su questi schermi è presente una sorta di griglia una parallax barrier che suddivide le immagini e le direziona verso destra e verso sinistra di modo che i due occhi ricevano due imamgini diverse come sempre filmate da angolazioni lievemente diverse. Una scostatura di pochi gradi (compatibile con la distanza che c’è tra i due occhi) permette allo spettatore di avere un effetto 3D ad una distanza ragionevole dallo schermo.

Quindi allo stesso modo degli occhiali rossi è blu abbiamo 2 immagini prese da angolazioni diverse e un sistema che impedisca ad un occhio di vedere l’immagine indirizzata all’altro occhio, nel caso della parallax barrier abbiamo un immagine frammentata (l’intera immagine composta da entrambe le immagini, la destra e sinistra sovrapposte) in tante righe di cui praticamente ne vediamo una si e una no con cisacun occhio, queste righe son cosi sottili che l’occhio percepisce l’immagine come una sola, ciascun occhio vede solo uan delle due mmagini, poi il cervello unendo le due immagini le interpreta e le unisce restituendoci l’impressione 3D. Questo sistema permette anche un po di dinamicità, sempre rimanendo nelle distanze per cui è possibile vedere l’effetto 3D, possiamo cambiare leggermente l’angolazione e quindi l’illusione di 3D muovendoci a destra e a sinistra.

Nelle immagini possiamo vedere come funziona un normale schermo e uno schermo 3D:

normal

3d effect

In piu il 3DS dovrebbe aggiungere ulteriore realismo e dinamicità interagendo tramite la telecamera per poter variare le angolazioni a seconda di come viene mosso il 3DS rispetto ai nosti occhi.

Schematizzando le fasi sono:

1 Due immagini 2D prese da angolazioni e prospettive
2 Le immagini occuno entrambe una colonna diversa dei pixel in modo alternato
3 L’immagine viene filtrata e divisa dalla parallax barrier
4 l’immagine destra e sinistra arrivano rispettivamente solo all’occhio destro e sinistro e ricombinate poi per ottenere un effetto 3D

Vi sono comunque delle restrizioni, la persona che guarda per usufruire del 3D in maniera corretta deve trovarsi direttamente difronte allo schermo e ad una distanza di 1 o 2 (dovrebbe essere all’incirca tra i 30 e i 60 centimetri) piedi dallo schermo. Per questo motivo non trova molte applicazioni sui televisori (ci vorrà ancora un po per migliorare il sistema e renderlo usabile a perfezione da un televisore), ma ne riceverà parecchie sui dispositivi portatili come cellulari palmari e altro.

Per approfondimenti, visualizzare il video esplicativo o altre curiosita (tutte in inglese) consultate anche la fonte di quest’articolo su kombo.com

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