Molte terze parti si sono lamentate del fatto che non hanno potuto mostrare demo giocabili dei propri giochi per Wii U all’E3, Nintendo avrebbe negato questa possibilità a poche ore dalla conferenza e dall’inizio dell’E3. Le cause di questa scelta sonod a imputare a motivazioni precise. La Wii U è ancora un prototipo per certi versi, il processore e la scheda grafica sono da ultimare e da adattare alle caratteristiche della nuova console, grazie a collaborazioni con IBM e AMD, il dev kit fornito alle terze parti era un dev kit depotenziato per funzionare su una console depotenziata, quindi si è lavorato in condizioni non ottimali e il risultto appariva non dei migliori.
I giochi potevano sembrare peggiori rispetto a quelli Xbox o PS3 e questo avrebbe dato un immagine errata della potenza della console. D’altra parte la mancanza delle demo ha impedito però di farsi un idea di ciò che può girare sulla Wii U e di come può girarci.
Forse sarebbe stato ideale mostrare solo i demo migliori e specificare con grossi cartelli visibili che la grafica era ancora ridotta a causa della mancanza della scheda video definitiva per la console. Si è invece preferito mostrare delle immagini e dei video costruti in base a quello che dovrebbero essere le caratteristiche finali della Wii U che tutto sommato sono assolutamente non indicativi. Lo stesso Reggie ha detto che alcune scene sono state tratte direttamente da giochi per Xbox e PS3.
Comunque lo scopo finale di Nintendo era, e lo si è capito da come si sono concentrati a mostrarcelo, quello di fare capire tutta l’innovazione che c’è dietro al nuovo controller, al punto che inizialmente si è creata molta confusione a riguardo e molti credevano che la console fosse lo stesso controller.