Piccola Vittoria per gli Homebrew in Europa

Piccola Vittoria per gli Homebrew in Europa

In Europa sembrerebbe che sia stato dichiarato legale aggirare le protezioni delle console a patto che non si infrangano le leggi di copyright, sarebbe quindi possibile utilizzare dispositivi non ufficiali per avviare software non proprietari o amatoriali. Sembra sia stato dichiarato proprio dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in occasione di un processo contro un rivenditore Italiano la PC Box, che rivendeva console, DS e Wii, insieme con sispositivi per aggirarne la protezione capaci di avviare software homebrew, ma anche giochi commerciali.

Sebbene quindi vengano considerati legali i dispositivi che infrangono le protezioni permettendo di utilizzare a pieno e a proprio piacere le possibilità offerte dall’hardware acquistato, l’argomento rimane comunque molto delicato, un simile dispositivo permetterebbe nella stragrande maggioranza dei casi di avviare anche software piratato e quindi questo infrangerebbe la clausola che non deve violare il copyright.

Dimostrare che il dispositivo serva ad avviare software personalizzato è difficile e in ogni caso non se ne può assicurare il corretto utilizzo da parte dell’acquirente. I venditori dovrebbero non pubblicizzare un eventuale utilizzo di software pirata ne supportare aggiornamenti che servano a tale scopo, e solo l’utente finale sarebbe responsabile dell’utilizzo dell’hardware.

Nel caso del rivenditore Italiano ad esempio il processo è ancora in corso perchè esso dovrà dimostrare che forniva solo l’hardware per scopi amatoriali, cosa difficile da dimostrare perchè sembra che l’intento del rivenditore fosse tutt’altro.

La tua opinione è importante, lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.